Ed eccoci: dopo una settimana di attesa – da parte di chi non si sa -, di divertimento – vedasi “Il decalogo” e “Indietro nel futuro” – e di serissime e approfondite discussioni – come “Temi di vita”, “Associazioni di persone” e “Musica: geni e generi” -, bottega di idee chiude le rubriche con sette gemme assolute, a volte realmente, molto più spesso satiricamente, del mondo del pallone.
A Caressa e Oddo, e alla loro tenera opinione su Gianluca Lapadula.
Ben arrivati a “Le sette meraviglie (del calcio)”, l’unica rubrica che ha il coraggio di raccontare le cose per come sono, e non per come devono o dovrebbero apparire: il campionato di Serie A, quindi, ha 19 squadre – la Juve è di un altro universo -, una competitività pari alla FL Championship, e un età media di 41 anni – no, okay, questo non è vero. Ma veniamo alle meraviglie quotidiane:
- La stratosferica previsione (anzi, certezza) di “Indietro nel futuro” : “Juve-Napoli 2-1 (sì), con goal (esatto) o forse doppietta (avendo fatto un tiro era impossibile) di Higuain (certo); Empoli-Roma 1-1 (è finita 0-0, ma poco cambia); Milan-Pescara 1-1 (e qui ho sbagliato: è finita 1-0 con due pali colpiti dal Milan). Insomma, oltre alle briciole del Pescara e al sigillo del Pipita, rimane la perfezione – quasi assoluta – della previsione (qui il link dell’articolo completo: https://bottegadiidee.wordpress.com/2016/10/29/indietro-nel-futuro/).
- Empoli-Roma, se è finita 0-0, ed è effettivamente finita così, è grazie a uno Skorupski disumano. Un plauso, oltre che a lui, va anche ai geniali dirigenti della Roma, che gli hanno preferito un panchinaro: Alisson.
- Ah, per il punto 1.: mi ero dimenticato di “Atalanta-Genoa spettacolo”. Finita 3-0 con 1858 occasioni, ovviamente, è stata la partita più divertente della settimana. E niente, precisione imbarazzante.
- “La squadra di Luis Enrique fatica ma poi riesce a trovare il gol con Rafinha al 49′.”: così parlò Sky Sport sulla partita tra Barcellona e Granada. Un tenero modo per provare a difendere uno scempio blaugrana: Messi, Neymar e Suarez non solo “umani” – come li definisce genialmente la Gazzetta -, ma proprio vergognosi, salvati da Rafinha, che trova il goal partita grazie a un’occasione isolata.
- Crotone-Chievo, minuto 46. L’arbitro fischia. Rigore per il Crotone. Falcinelli e Trotta sul pallone. Prima domanda, poi discussione, infine litigio. Alla fine vince Trotta, che per sua fortuna non sbaglia. Il Crotone vincerà poi 2-0, cogliendo la prima vittoria in Serie A. Ma, e lo dico con tutto il rispetto sia per i due attaccanti che per la squadra che per i tifosi, siete il Crotone, cretini. Approfittate, la prossima volta, per litigare per chi non tira. Tanto non cambia nulla. Retrocessione già scritta.
- Previo punto 7., forniamo due statistiche su Carlos Bacca: con il Brugge, nel 2012-13, in 35 partite, realizza 25 goal. L’anno successivo, con lo stesso numero di partite, ne fa 14, appena trasferitosi al Sevilla. Tempo d’ambientarsi, che l’anno successivo, in 37 partite, ne fa 20. Passa al Milan non si sa perché, e, in quel guazzabuglio mal realizzato di calciatori per hobby, riesce a segnare 18 goal. Oggi, all’undicesima giornata ne ha realizzati 6.
- Ok, ora la dichiarazione di Caressa: “il colombiano fa solo gol e non serve a niente, poco o tanto è uguale e Lapadula è meglio e più utile al gioco.”, chiaramente supportata dal fine stratega Oddo, che infatti, con la sua corazzata Pescara, è riuscito a far sembrare il Milan una squadra semiprofessionistica: “Io lo farei giocare al posto di chiunque al Milan – riferito a Lapadula –, perché è più forte. Ma è il mio punto di vista, evidentemente Vincenzo – Montella, n.d.r. – ne ha un altro”. E per fortuna.
Bottega di idee