Dopo l’inatteso ma strabiliante successo della settimana scorsa, “Il decalogo” torna alla carica trattando dell’italiano medio.
A tutti quelli che si dichiarano di sinistra e poi votano PD.
- Buonasera, bentornati all’unica rubrica dove Nardella ha sempre torto. Altre considerazioni.
- Io sono un politico, di quelli veri. Uno di quelli che non si vedono più, con ideali ben saldi. Alla domenica vado a messa, ho una moglie, due figli, una famiglia bellissima, con basi solide. Credo nei valori dell’istruzione pubblica, del forte senso di appartenenza, di un’unità nazionale e di un’identità europea. Poi il fatto che sia indagato per concussione, abuso di potere, evasione fiscale per 36 milioni di euro non ha così importanza. Anche quello è un ideale ben saldo.
- Io invece sono un pensionato. Ho 77 anni, campo con 963€ al mese, e, per hobby, seguo la politica. Ho sempre votato Berlinguer, Berlusconi e ora voto Renzi, ma non lo dico a nessuno. Seguo Sanremo ma lo critico, odio Renzi ma lo voto, e non vorrei pagare il canone ma il mio programma preferito è Un medico in famiglia (sempre che si possa chiamare programma.)
- Io, invece, di anni ne ho 15. Tra una canna e una sigaretta riesco a trovare anche il tempo per un po’ di alcol. Studiare mai, chiaramente, quello lo fa la plebe. Così come è la plebe che segue la politica, che si informa, che va a messa lo domenica, e che per merenda non prende erba. O forse, se di plebe si vuole parlare, la plebe sei tu.
- Io sono un insegnante di mezz’età. Sono imparziale e severa, e quindi non ho mai dato un debito. Gli alunni sono il mio primo interesse, dietro al programma, al preside, ai bidelli, e ai cazzi miei. Sono fortemente convinta dell’importanza della politica e dell’informazione, e infatti penso che La Repubblica sia un giornale di sinistra e che Renzi sia un bravo, buono e corretto politico, che ci tagli le tasse e aumenti il valore dell’Italia. E anche se non lo credo, voto PD come faccio da 37 anni.
- Io sono un 25enne. Sono appena uscito dalla Bocconi con 400 e lode, e ora sono il general manager della Wind Italia. O almeno così ho detto ai miei. Sostengo che la musica vada rifondata, ma i miei due programmi preferiti sono X Factor e The Voice (sempre che si possano chiamare programmi.)
- (Questa rubrica ha perso smalto, ma solo perché ho tagliato le unghie.)
- Sono un 75enne che ha appena perso la moglie in un incidente stradale, e, per la rabbia, mi sono fatto 26 marrocchine in 5 giorni. Ah, inutile dire che sono leghista: proprio vero che ‘tuti sti neger del menga rubano lavoro a noi italiani onesti’.
- Ho 58 anni. Insegno Filosofia, Psicologia e Storia nelle più grandi università italiane. Collaboro con tutti i maggiori studiosi delle materie, da Settis per l’Arte a Recalcati per la Psicoanalisi. Ho scritto libri con Fuksas sull’architettura, preso lezioni da Zuckerberg su come creare social network attraenti, e sostenuto arditi dibattiti con Gherardo Colombo sulla giustizia. Guadagno 500 mila euro al mese per lavoro, faccio la professoressa per hobby e la mamma per divertimento. Ero troppo impegnata a scrivere di come insegnare e di come essere una buona e brava mamma, piuttosto che esserlo davvero.
- Io ho una storia difficile. A 18 anni tossicomane, a 20 anni finisco dentro per rissa in una discoteca. Esco non ho capito come su cauzione, ma rientro a 22. A 27 esco, e provo a vivere, vivere davvero. Mi libero delle droghe, la smetto con i brutti giri, metto la testa a posto. Ora ragiono. Mi informo. Sono di sinistra, tendente al comunismo. E voto PD. Mi sa che la testa funzionava meglio prima.
Bottega di idee