Bentornati all’unica rubrica che anticipa il futuro, ricorda il passato, e che del presente non ci capisce un cazzo.
A Bello Figo Swag e al suo straordinario talento.
- Sì, “Bello Figo Swag”, avete letto bene. Ieri, in data 22/12/2016, ho finalmente capito perché al Referendum Costituzionale del 4, il No ha stravinto. D’altronde, quando uno del genere sponsorizza il sì, come vuoi che finisca?
- Fra l’altro, il peggior conduttore – Maurizio Belpietro – del peggior canale televisivo italiano – Rete 4 – ha ben pensato di invitarlo a una “discussione”, con un’eccelsa interlocutrice: la Mussolini. La signora dall’illustre cognome, in questo video, critica una recente canzone di questo tizio dal ciuffo biondo, chiamata “Non pago affitto”.
- Quindi, riepiloghiamo: un povero ragazzo allo sbando fa i milioni con le due canzoni peggiori della storia della musica, sponsorizzando il sì, che puntualmente perde. Non contento, Bello Figo – si fa per dire -, irride la Mussolini – cosa non nuova, peraltro -, acquista maggiore visibilità, e diventa famoso. Bella l’Italia, eh?
- Nel frattempo, Lotti viene indagato per “favoreggiamento e rivelazione di segreto”. Il braccio destro di Renzi ha problemi con la giustizia? Ma tranquilli, non è solo: c’è anche il padre – di Renzi -, che viene più volte citato nelle carte dell’inchiesta sugli appalti Consip. Insomma, il “Messia di Firenze, il Gioppino di Arcore, e il cretino d’Italia”, dal 4 dicembre in poi, ha collezionato grandi successi: la sconfitta al Referendum; la conferma, nel #governofotocopia, di vari fenomeni – da baraccone – come la Boschi, Padoan, Lotti e Poletti; le indagini sul braccio destro; i sospetti sul padre. #matornaaRignano
- Ah, Poletti. Il ministro meravigliosamente imitato da Crozza, in una sua recente affermazione si è esposto contro i giovani italiani – e lo citiamo –: “I giovani italiani vanno all’estero? Alcuni meglio non averli”. Effetti negativi? Naaah, figuriamoci. Le opposizioni presentano una mozione di sfiducia, il neocandidato alla segreteria Pd Speranza lo “minaccia” di votare sì, mentre Grillo e Salvini guadagnano il 200% negli ultimi sondaggi.
- Tornando a notizie un po’ più serie delle precedenti, l’Inter travolge la Lazio 3-0 con doppietta di Icardi, il Napoli rischia ma pareggia al Franchi (3-3), e la Juve perde, a dir poco clamorosamente, la Supercoppa Italiana ai rigori contro il Milan.
- Ah, chiariamo: la vittoria di Montella non cambia nulla nelle gerarchie del calcio, italiano e mondiale: la Juve era e resta campione d’Italia per la sesta volta consecutiva, il Milan era e resta la quarta/quinta forza del campionato. Né più, né meno. Inoltre, Inter campione del mondo e Felipe Melo pallone d’oro (ok, sì, questa l’ho copiata da Scanzi).
- Il Cagliari rimonta da 1-3 a 4-3 contro il Sassuolo, mentre la favolosa Red Bull Lipsia viene tritata da un Bayern, con un secco 3-0. Conte trova l’undicesima vittoria consecutiva, mentre l’Arsenal perde il passo dalle prime. Strano, sono solo vent’anni che non vince.
- Mentre il Milan, fra aerei persi, goal sbagliati, rigori parati, e Supercoppe vinte, se la gode, il Berlusca piange: la classe dirigente che ha capeggiato in Italia, la sua classe dirigente nella sua Italia, è stata travolta in tribunale: a Formigoni sei anni; a Scopelliti cinque; ma anche Cosentino, Papa, Dell’Utri, Verdini. Uno spettacolo.
- “Gli Stati Uniti devono rafforzare ed espandere notevolmente la propria capacità nucleare fino a quando il mondo non riprenderà coscienza per quanto riguarda il nucleare”, cit. Donald Trump. Ma perché, signor parrucchino, non prova a buttare anche la terza atomica, già che c’è? Magari sulla sua testa, che ne dice?
- Però, grazie a questa frase del magnate statunitense, posso dire: “io ve l’avevo detto”, con quel “certo che se l’8 vince Trump, siamo fottuti”. Come a dire: Indietro nel futuro non sbaglia neanche quando vorrebbe.
- Cito, testualmente, la Gazzetta dello Sport: “Felipe Melo verso l’addio, è a un passo dal Palmeiras.” Dato che su di lui, al punto 11, mi sono già espresso, non commento ulteriormente: ciò che è certo, però, è che il sempre ammonito non mancherà molto ai suoi tifosi: in fondo, quando non è infortunato, è fuori per squalifica.
- Avrei voluto dedicare 15 punti al sopracitato Bello Figo Swag, ma purtroppo, al mondo, esiste anche Jason Cummings: dopo aver al meglio appreso la tecnica del cucchiaio da Francesco Totti, il giocatore del Celtic ha provato ad applicare gli insegnamenti del Pupone. Ma, se il risultato è questo, direi che dovrebbe ripassare la lezione, il buon vecchio Jason.
- Non so più cosa scrivere, quindi parliamo di Gentiloni: il premier, dopo l’assassinio dell’attentatore di Berlino, avvenuto in Italia, rassicura tutti: “faremo del nostro meglio per garantire la sicurezza in questo Paese”. Beh, perlomeno non c’è più Alfano al Ministero dell’Interno. Ah no, scusate, è al Ministero degli Esteri.
- Nel frattempo, il premier di nessuno, capo di un governo nato per morire, annuncia che per #cambiareverso sarà necessario smetterla di parlare di #governofotocopia. A testimonianza di questa diversità con il governo precedente, ha cambiato hashtag: da #lavoltabuona è passato a #labuonavolta.
Ovviamente il quindicesimo punto non è vero, ma solo nel senso che non è ancora accaduto.
Bottega di idee