Primule

Torna finalmente Teresa, che con “Primule” ci invita alla delicatezza e all’eleganza in un mondo davvero troppo grossolano.

AGNES GREY, Anne Brontë, 1847

“In ogni storia vera è racchiusa una morale; in alcune può essere difficile trovarla e, dopo averla trovata, è così povera e piccola che non valeva la pena schiacciare il guscio per quella noce rinsecchita. Non posso giudicare io se sia o non sia questo il caso per la mia storia. A volte penso che possa rivelarsi utile per alcuni e gradevole per altri; ma sarà la gente a giudicare da sola: protetta dalla mia oscurità, dal trascorrere degli anni e da alcuni nomi inventati, inizio senza timori la mia avventura; e rivelerò in tutta sincerità al pubblico quel che non confiderei all’amica più cara.”

Così inizia il romanzo di Anne Bronte. Questa è la storia di una giovane ragazza inglese, figlia di un pastore che vedendo i problemi economici della famiglia decide di mettere sul giornale un annuncio come istitutrice.

Così inizia il viaggio di Agnes Grey nel ristretto mondo dell’alta borghesia vittoriana, tra bambini capricciosi, mamme intransigenti e superflui formalismi.

Dopo la tremenda parentesi tra i mocciosi di Bloomfield, Anne viene assunta dalla famiglia Murray come insegnante di Rosalie e Matilda, due signorine viziate e tremendamente sciocche, racchiuse dal magico bozzolo della loro contea e dall’unico, vero, ultimo, scopo della loro vita: una vincita nel solenne mercato del matrimonio, dove si mettono all’asta le carrozze  e le ville più sontuose, senza mai tener conto di una qualsivoglia intesa tra anime.

E’ scritto: “Attorno a me si infittivano i rozzi vapori terrestri e accerchiavano il mio cielo interiore” ; alle voci ridondanti, alle chiacchiere vuote, alla sontuosità inutile di tutto ciò che la circonda, Agnes risponde mantenendo dentro di sè un giardino sempreverde, fatto di fede in Dio, libri e silenzi.

Finchè qualcuno, per precisione il parroco Weston, le raccoglie delle primule. Si accorge di lei, lei che cammina invisibile dietro le allieve leggere e che ai loro ordini non riesce a rifiutarsi. Lei che siede al posto più scomodo della carrozza e a cui non interessa parlare con il nuovo cavaliere arrivato in città.

Trova un’anima simile a lei e di questo miracolo noi lettori siamo silenti spettatori.

La storia di Anne non ha grandi colpi di scena, si srotola nella sua serena prevedibilità, in lotta silenziosa con queste vite vuote, tenuta insieme dalla forza della religione. Vive di esclamazioni silenziose e primule.

Raccogliamo più primule, il mondo ne ha bisogno.

Teresa

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