Torna “Il Decalogo”, la rubrica più seguita del sito, con la giornata-tipo del buon italiano.
A chi ha la disonestà di non riconoscersi.
- A colazione: pregiudizi, porno e politica. (Tre mondi tutti un po’ del cazzo, sì, lo so). Il buon italiano è il milanese che chiama “terroni” i bolognesi, è il romano che quando ha un’ora di ritardo è in anticipo, ma anche il siciliano che “la mafia non esiste”. L’italiano, anzi il buon italiano, è quello che sostiene i valori della famiglia e poi va su YouPorn. Oppure, citando Fedez – non esattamente un premio Nobel per la letteratura – “l’italiano è contro le unioni gay ma si fa inculare dal politico di turno.”
- La merenda delle 10: calcio, razzismo e autorità. Il buon italiano di professione fa l’allenatore di calcio, per hobby insulta i “negri di merda”, e, a tempo perso, gli capita di essere un padre.
- La pausa delle 11: coca, abbreviazioni e messaggini. L’italiano, alle 11, già stanco dopo due ore di lavoro – sempre se ce l’ha, il lavoro -, è in bagno. Tira fuori dall’elegante giacca che porta da 114 giorni consecutivi una banconota da cinque euro. Poi si ficca entrambe le mani nelle mutande, estrae un sacchettino di plastica, ne rovescia il contenuto – polvere bianca, ovviamente -, e, una volta arrotolata la banconata, tira su con il naso. La coca entra in circolo, e il buon italiano ha voglia di sentirsi giovane. Così, manda un messaggino incomprensibile alla moglie: “6 bll, ti lovvo”.
- Le 11.10: divorzi, sogni e bugie. Resosi conto della necessità di tornare in ufficio, il buon italiano controlla il telefono. È la moglie, stavolta per davvero. Mentre la migliore amica della moglie era in bagno, la moglie sente il telefono dell’amica squillare. Incuriosita, trova il messaggio del marito. Furibonda, lo chiama, lo lascia, e cambia casa, portandosi dietro il figlio. Nel frattempo,il buon italiano, sentitosi tradito, decide di andare al nightclub, quella sera. Quando però, il giorno dopo,il bambino gli chiede dov’è stato, il buon italiano gli dice che stava lavorando – sempre se ce l’ha, il lavoro.
- Il pranzo delle 13: Instagram, Facebook e MacDonald’s. Il buon italiano, alle 13, esce dal lavoro – sempre se ce l’ha -, e si getta in un MacDonald’s poco distante. Triplo hamburger al condimento di salsa scaduta, con carne chimica e patate di titanio: “come non condividere questo ottimo pranzo su Instagram?”, pensa l’italiano. Una volta condiviso quel meraviglioso scatto, eccitato dai 2 like che ha ottenuto, decide di metterlo anche su Facebook.
- La delusione delle 14: caffè, dislike e spese. Ordinato il caffè, acido con una consistenza come se fosse plastica, il buon italiano si demoralizza dopo aver visto i due dislike ottenuti dal post di Facebook. Alzatosi dal tavolo, il buon italiano va a pagare. 20 euro di hamburger, 5 di coca – cola, stavolta -, 5 di caffè, 5 di coperto. Insomma, trentacinque euro spesi bene.
- L’eccitazione delle 15: masturbazione, coca e complimenti. Dopo esser tornato al lavoro – sempre ammesso che ce l’abbia -, il buon italiano, dopo un’ora di faticoso lavoro, torna in bagno. Stavolta ci rimane quindici minuti. Un lavoro rapido e veloce. Masturbazione frettolosa, tirata di coca ancor più veloce, rinvigorimento fisico a palla. Tornato in ufficio, il direttore gli fa i complimenti per l’efficienza. “Complimenti, continui così. Non so cosa assuma – scherza il direttore – per essere così efficiente, ma continui così: ottimo lavoro.” Io invece non so cosa assuma lei, direttore.
- La cena delle 19: pizza, Instagram e Meetic. Dopo una faticosa giornata di lavoro – sempre che ce l’abbia -, il buon italiano va al supermercato: compra una pizza surgelata e due bottiglie di birra. Pagati i 20 euro e arrivato a casa, il buon italiano lancia le chiavi sul tavolo e la giacca sul divano. Pronta la pizza, sente la necessità di rifarsi dopo il dislike del pomeriggio, ed ecco che viene postata la foto della pizza, accompagnata dai modernissimi hashtag #oggipizza🍕, #pizzaebirra e #divano. Terminata la cena, il buon italiano si rende conto di essere stato lasciato, e decide di reagire: prende una foto degli addominali di Michael Phelps, li ritaglia, e li mette come foto del nuovissimo profilo Meetic. #credibilissimo
- Il dopo cena delle 21: Bourbon, barbon, coglion. Ormai distrutto da quella giornata devastante, il buon italiano decide di tornare ai ricordi di gioventù: bicchiere, ghiaccio e whisky. Passata la sbornia, il buon italiano si ritrova non si sa come su un programma culturale: un documentario sulla questione della povertà nel mondo e sulla condizione dei cosiddetti “barboni”. Ma il momento culturale dura poco: il buon italiano torna alla sua reale natura, esprimendosi con un raffinatissimo “sti barbun de merda”. Non contento, il buon italiano con le mani ancora unte per colpa della pizza, ispeziona il suo pacco. Come a dire: Bourbon–>barbon–>coglion.
- L’esaurimento di mezzanotte: porno, coca, mutande. Giunto alla conclusione della sua normale giornata, il buon italiano decide di tornare sul sito più visitato sul telefono: YouPorn, ovviamente. Terminata la seconda visita quotidiana sul sito più raffinato del suo smartphone, deposita la sua polvere bianca sul comodino. Banconota, arrotolamento, sniffata: tre al giorno, dai, non c’è male. Ma il raffinato italiano decide di concludere la sua giornata spogliandosi, rimanendo solo in mutande. Dopo quel MacDonald’s, il pigiama costava troppo.
p. s. ogni riferimento alla mediocrità dei miei connazionali e dalla loro triste condizione è puramente voluto.
Bottega di idee
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