Oggi la nostra rubrica orientaleggiante si concentra sulla ‘geometria della vita’ e sulla sua conseguente ciclicità.
“Se dubito penso, e se penso sono.” Così ragionava René Descartes, ed è da qui, che, oggi, partiamo. Poiché se è vero che dubitiamo, quasi certo che pensiamo, mentre ci sarebbe da discutere sul nostro essere, è altrettanto ovvio che il nostro pensiero produca un effetto, una conseguenza, su ciò che siamo e su ciò che ci circonda. Il nostro pensiero crea una conseguenza così come una causa crea un effetto. È consequenziale, un meccanismo consolidato e irrefrenabile nella sua solidità.
Il nostro pensiero, dunque, crea un effetto. “Ma cosa c’entra l’Oriente?”, si chiederà qualcuno. Ebbene, così come la medicina d’Occidente punta a risolvere il problema settorialmente e quella orientale affronta lo stesso problema guardandolo a partire dal suo insieme, qui da noi, in Occidente, non si dà una consistenza al pensiero, né tantomeno una forma. In Oriente, invece, è tutto diverso. Il pensiero ha un peso, una consistenza, tant’è che un pensiero negativo molto spesso viene considerato più pesante rispetto a un’azione negativa. “Pensieri, parole, azioni determinano il nostro karma”, recita la dottrina buddista.
E così come ogni pensiero ha una sua consistenza e provoca un determinato effetto, ogni pensiero ha una sua forma. E questa forma esiste tanto nella causa quanto nell’effetto, tanto nel pensiero quanto nelle azioni. E questa forma è sinuosa ma anche decisa. Una linea dritta, una miriade di rette dalla meta indefinita, ma con un’origine comune: la nostra mente, i nostri pensieri, appunto. Una linea retta, che, come già ricordato qui, Cusano – se estesa all’infinito – faceva coincidere con la figura del cerchio. La circolarità della vita che si forma dalle rette che descrivono i pensieri, che li raffigurano.
Geometria applicata alla vita, forme per descrivere pensieri, poesie che si spostano negli spazi infiniti e indefiniti di questo universo apparentemente incomprensibile, cicli che si ripetono danzando nell’incertezza del nostro mondo.
Un mondo che ogni giorno si sveglia con la luce del sole. Una luce del sole che nasce a est, e che invita quello stesso mondo ad alzarsi, a vivere, a meditare su se stessi e su ciò che ci circonda. Un vero e proprio invito.
Un invito all’Oriente.
Bottega di idee