Bentornati all’unica rubrica che al calcio italiano preferisce Nardella, che non vuole lo stadio di Roma così come non voleva le Olimpiadi, e che trova ridicole le affermazioni di De Laurentiis.
- La Juve tratta il Palermo con la stessa serietà riservata alle amichevoli di giugno, e infatti il risultato. Pur non facendo un cazzo, trionfa con un 4-1 roboante. Con il Porto sarà più complicato, ma un’eventuale vittoria in Portogallo consegnerà alla Juve il pass per i quarti. Sostanzialmente impensabile che qualcuno, a oggi, possa vincere a Torino contro Allegri.
- A rega’, per piacere, nun famolo sto stadio.
- Il fatto che Totti irrompa in una diretta televisiva e dica #famostostadio è il principale motivo per non costruirlo, e il fatto che l’emittente televisiva gli dia ragione ci fa capire come stiamo messi.
- Se Dzeko avesse la stessa media palloni toccati/goal di Higuain sarebbe a 1819 gol. Il fatto che ne abbia qualcuno in più del Pipita a livello stagionale fa capire la mostruosità di quest’ultimo.
- Il Napoli gioca alla pari del Real, rischia di fargli due goal in casa, e il presidente insulta allenatore e giocatori. Egregio signor Aurelio De Laurentiis, forse è meglio se torna a fare film – non che gli riesca bene neppure quello, ma certamente è meglio.
- Suso sta al Milan così come le perle stanno ai porci, Renzi sta alla democrazia così come Trump sta ai musulmani, ma soprattutto la Juve sta alla Serie A così come il Barcellona sta alle squadre francese. Ah no, scusate. #barçatravolto, #lavoltabuona.
- Questo campionato è veramente appassionante: tra le vittorie ovvie e costanti della Juve, con i primi sei posti già occupati, e tre retrocesse sicure, per vedere un po’ di spettacolo bisogna guardare Zeman – già retrocesso assieme al suo Pescara. Oppure, per un po’ di spettacolo, basta guardare le Assemblee Nazionali piddine. Ridicole, ma divertenti.
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