Bentornati all’unica rubrica che a Minzolini preferisce Synergo, che per il TG1 ha la stessa stima che ha per Antonio Razzi, e che oggi comporrà la formazione di 10 italiani degni e rispettabili – difficile trovarne di più – e che al prossimo appuntamento comporrà la formazioni di 10 italiani impresentabili – difficile sceglierne solo 10. Ovviamente, sia nell’uno che nell’altro articolo, l’ordine sarà puramente casuale.
A tutti quelli che ancora ci provano.
- Maurizio Crozza. Ha lavorato 10 anni a LA7, prima canale sconosciuto e poi unico canale rispettabile, portando gli ascolti del canale di Cairo alle stelle. Assieme a lui, la stratosferica squadra di Mentana, Floris, Gruber, Formigli, e, ai tempi, Santoro, hanno contribuito a rendere intelligente e interessante, ma soprattutto libero, questo canale. Dall’ironia semplice ma mai scontata, dai messaggi forti e mai banali, riservati a tutti gli schieramenti politici, ha dominato e continua a dominare la scena della satira italiana. Da Dicembre ha lasciato LA7 per il Nove, che provando a miscelare l’ironia di Crozza con la serietà e il coraggio di Saviano, sta riuscendo a creare un canale nuovo, potenzialmente medaglia d’argento della TV italiano – dietro ovviamente a LA7.
- Marco Travaglio. Firma di punta del Fatto Quotidiano, indiscutibilmente miglior giornalista in Italia, alterna articoli che demoliscono interi partiti a editoriali più satirici sulla tremenda scena politica italiana. E, scusate, anche solo per aver creato prima e diretto poi un giornale come Il Fatto Quotidiano, meriterebbe il Nobel.
- Andrea Scanzi. Ironico, creativo, a tratti pure geniale. Certo, un po’ meno di spacconeria non guasterebbe. Ma per oggi è perdonato.
- Michele Serra. Al di là dei suoi articoli da giornalista, i suoi libri sono una garanzia. Visionario, riflessivo e autoironico. Niente male per un 62enne che scrive su Repubblica.
- Marco Cappato. Radicale, di partito e di fatto, da sempre si batte per campagne civili di altissima levatura. Ha recentemente aiutato DJ Fabo a realizzare le sue volontà portandolo in Svizzera e rischiando anni di carcere. E, nonostante la paura, non si ferma. In mezzo alla schifosa indifferenza italiana, per Cappato solo applausi.
- Bebe Vio. Sì, lo so, ne avete pieni i coglioni di politici finti che la esaltano per scopi terzi, ma vedere una lottatrice – nella vita così come nello sport – trionfare ai Giochi Paralimpici nel fioretto individuale ci deve davvero inorgoglire.
- Paolo Sorrentino. Regista geniale, può vantare serie – The Young Pope – e film – Il Divo su tutti – assolutamente memorabili. Unico insieme a Bebe Vio e a Raffaele Cantone – l’uomo che ci prova, ma non ci riesce – a rappresentare al meglio l’Italia in quella squallida cena di Renzi da Obama (un perdente invita l’altro, come si dice).
- Emiliano Fittipaldi. Giornalista de L’Espresso, ha recentemente contribuito, insieme a Marco Lillo, alla scoperta dei due casi Romeo: uno che con una polizza sulla vita non finanziava la Raggi, che conoscono tutti; e uno che con un intero sistema di corruzione ad altissimi livelli finanziava privatamente Renzi, e che non conosce nessuno.
- Marco Lillo. Un giornalista strepitoso che da anni intimorisce politici e imprenditori con le sue strepitose inchieste. Poco altro da dire.
- Enrico Mentana. Conduttore del TG di LA7 e del programma, dell’omonimo canale, “Bersaglio Mobile”. Da solo, con le sue maratone televisive qui meravigliosamente imitate, ha portato lo share di LA7 alle stelle, distruggendo – che libidine poterlo dire – anche mostri – nel senso più stretto – sacri come Bruno Vespa. Garanzia di qualità e di simpatia, non è nuovo a battute sulla scarsa qualità dei suoi inviati. Vederlo è bello, formativo e divertente. Inoltre, colui che ha inventato il perfetto termine “webeti” non poteva non rientrare in quest’elenco.
E niente, cari webeti, vi aspettiamo per una nuova maratona di Bottega di idee, con un innovativo, e speriamo divertente, Decalogo. Alla prossima!
p. S. per i più affezionati alla rubrica: chiaramente lo stile, rispetto alla rubrica ‘normale’, varia molto, così come del resto i contenuti. Per questo e “Il Decalogo” successivo abbiamo voluto provare, mai paghi del successo già importante che la rubrica sta avendo. Sperando che ciò venga apprezzato, Bottega di idee vi augura una buona giornata. Grazie.
Bottega di idee