Sono numeri incredibili quelli che ci avete regalato nel glorioso mese di Marzo. E noi, oggi, vi abbiamo voluto ringraziare così.
A Teresa e Valeria
Seicentosessantacinque. 665. Questo è l’incredibile e impensabile numero di visualizzazioni raggiunte dal nostro sito nel – come l’abbiamo definito nell’introduzione – “glorioso” mese di Marzo. Oggi, 673 visualizzazioni dopo (contando le 8 di Aprile), nella nostra #roadto2000 lanciata a gennaio, siamo quasi arrivati al traguardo. Sono 1921 le visualizzazioni totalizzate dal nostro sito, un’enormità. La nostra avventura è nata con quel “Brevi sentenze” del 22 ottobre 2016, e da lì non si è più fermata. Abbiamo battuto sul tempo i giornaloni parlando della CONSIP (punto 4) il 23 dicembre 2016, abbiamo elencato 10 italiani da prendere come esempio (a breve il loro contrario), ma abbiamo toccato il nostro vertice il 9 marzo 2017, con “Middlesex”, la prima recensione di Valeria. Sono state 131 le visualizzazioni, 67 le interazioni con Facebook. Insomma, il 15% del nostro totale mensile di visualizzazioni è dovuto a lei. A lei e a Teresa, seconda con “Una luce sul pontile” (55 visualizzazioni e 25 interazioni con Facebook), e quindi alla nostra rubrica sulla letteratura, va il nostro più sentito grazie. Puntare sulla letteratura, nel 2017, è una scelta coraggiosa. In un mondo dove il libro viene sostituito dal Kindle, e il cartaceo dall’e-book, recensire libri, farli conoscere, avvicinarli al vostro cuore, è stata una scelta ponderata e calcolata, certo, ma in ogni caso rischiosa. Rischiosa, sebbene consapevole. Perché puntare sulla letteratura, nel 2017, vuol dire fare una scelta, precisa e consapevole: sfidare l’ignoranza e puntare sulla cultura. Cercare di alzare la qualità, anche a costo di abbassare la quantità. Proprio per questo motivo, infatti, le recensioni di Valeria diverranno mensili – la frequenza di Teresa rimarrà invece invariata. La politica, qui su Bottega di idee, è quella della qualità. Una qualità, di scrittura, che avvicini il lettore a riflettere, a pensare. Insomma, noi cerchiamo, come disse qualcuno più grande di noi, di “scrivere bene cose buone”.
E per “scrivere bene cose buone”, bisogna parlare di tematiche attuali e di grande rilevanza in modo, per così dire, ‘creativo’. Bisogna essere originali, spaziare tra più tematiche, incuriosire. In due parole: fare cultura.
Ora, fare cultura nel 2017 è davvero, davvero, difficile e noi non abbiamo certo la vanità di affermarlo. Ciò che però ci sentiamo in dovere di affermare è tutto ciò che sino a ora, e da ora in poi, vedrete qui, sul nostro (anzi, ormai vostro) sito, sarà teso alla cultura, volto verso quel fine. ‘Repetita iuvant’, dicevano i latini, e avevano ragione: non è certo la prima volta che il curatore del sito – e l’autore di quasi tutti gli articoli – rammenta questo concetto, ma non per questo sarà l’ultima. La cultura è il nostro cammino, il nostro obiettivo, il nostro percorso. E cultura, in un mondo di denigrazione, insulto e pregiudizio, non può che essere apertura, apertura mentale. Liberare la nostra mente da schemi che ci offuscano e da pregiudizi che ci condizionano. La mente, così come la cultura, così come il nostro sito, è in continua evoluzione. Dopo la nascita di una rubrica sull’ampio concetto di legalità, e dopo lo straordinario successo portato da Teresa prima, e Valeria poi, con la nostra rubrica letteraria, Bottega di idee ha deciso di non fermarsi. Come annunciato quasi un mese fa, il nostro sito da questo mese porterà delle interviste (una al mese) a personaggi di vario interesse e ambito, perlopiù sconosciuti al grande pubblico, da vera e propria testata giornalistica. In questo caso, nell’intervista di questo mese, Bottega di idee andrà a parlare con una docente di italiano, pacifista nel mondo e buddista convinta. Se vorrete seguire anche questa iniziativa, noi ne saremo ben contenti. Se vorrete dare ancora una volta attenzione e affetto al nostro sito e alle nostre idee, non ve ne pentirete.
Perché dentro la nostra meravigliosa Bottega c’è ancora spazio per tante idee.
Perché la cultura è per tutti, ma Bottega di idee un po’ di più.
Perché la nostra è una, sola, grande, Bottega di idee.