L’intervista

Torna oggi la nostra rubrica giornalistica, con una scelta anomala per Bottega di idee: non un’intervista a un esperto o comunque a una figura esterna, ma con una ragazza che da Giugno entrerà nel nostro sito con una nuova, per ora misteriosa, rubrica, che oggi andremo a indagare solo in parte. 

Colui che sta scrivendo ora e che gestisce questo sito e la ragazza di cui sopra sono seduti alle due estremità del tavolo. L’uno domanda, l’altra risponde. Eccovi l’intervista, qui di seguito. Grazie, buona lettura.

Che cosa ti ha spinto a entrare nel nostro sito?
Guarda, a me è sempre piaciuto scrivere. Dai diari segreti ai temi scolastici, è sempre stata una mia passione, sebbene la mia pigrizia natia non raramente mi abbia frenato. Ho quindi ritenuto che questa “offerta” che tu – il moderatore del sito, n.d.r. – mi hai portato potesse rafforzare questa mia passione, eliminando definitivamente la pigrizia e cercando di esprimere al mio meglio le mie emozioni e i miei sentimenti.

Argomento fondamentale per il nostro sito è la legalità. Dal recente articolo sulle carceri alle biografie di Falcone, Borsellino o Peppe Diana, abbiamo sempre cercato di esaltare e ricordare quegli uomini che hanno saputo combattere – e nei loro casi morire – in nome di una sana, e legale, convivenza comune. Cosa vuol dire, invece, per te, “legalità?” E hai dei modelli, degli esempi particolari che tu segui?
Devo essere onesta: sono sempre stata piuttosto ignorante in fatto di legalità, anche se naturalmente conoscevo figure di rilievo come Giovanni Falcone o Paolo Borsellino. Proprio per questo motivo, nonostante quest’anno abbia cercato – tramite varie iniziative e approfondimenti personali – di ampliare la mia conoscenza su queste tematiche, non mi sento di fornirti una definizione di legalità. Per quel che riguarda me stessa cerco di agire sempre secondo la mia etica, anche perché trovare punti di riferimento in quest’epoca mi risulta davvero difficile.

Privatamente, mi hai detto che ti piace molto leggere. Qual è il tuo autore preferito e perché? E cosa ne pensi della nostra rubrica sulla letteratura, la trovi interessante?
Ma certo che sì – ride, n.d.r –! Trovo molto interessante proporre interpretazioni, reinterpretazioni e vere e proprie recensioni di libri, soprattutto se fatto nel modo creativo di Teresa o con la precisione e la coerenza di Valeria. Detto ciò, personalmente non ho un autore che spicca su tutti, anche se tra tutte le mie letture quelle che mi hanno più colpito sono state “Gli amori difficili” di Italo Calvino e in generale quelle di Charles Baudelaire, che sto leggendo attualmente. Un altro libro che sto leggendo attualmente è “Esercizi d’amore”, di Alain de Botton. Ciò che mi piace e che unisce questi tre autori è il modo in cui descrivono i loro sentimenti, e il modo in cui riescono a coinvolgermi nella lettura, creando in me forti emozioni.

Senza svelare troppo a chi ci legge, vuoi anticiparci in cosa consisterà la tua nuova rubrica?
Anzitutto cercherò di portare delle mie esperienze – ovviamente non esplicitandole direttamente – riflettendo su di esse, facendomi delle domande e cercando delle risposte anche ai miei sentimenti e alle emozioni che ho provato in determinate situazioni, capendoli maggiormente tramite la scrittura e cercando di interessare il più possibile chi mi legge, rendendo protagoniste le emozioni e non i personaggi.

Tu ben sai che il nostro sito è in costante innovazione: quasi ogni mese portiamo delle novità, nuove rubriche, nuove idee, ovviamente in nome della cultura. Ciò detto, come ti sembra il nostro sito sino a ora e in cosa speri di poter innovare, grazie alla tua rubrica?
Il sito mi sembra molto interessante, sia per la moltitudine di argomenti che la grande quantità di spunti di riflessione estraibili da qualsiasi articolo. Trovo inoltre molto bello il fatto che il sito cerchi di aggiornarsi, migliorando così l’offerta per chi consulta il sito in qualsiasi momento della propria quotidianità. In questo senso, spero di poter dare il mio contributo offrendo spunti di riflessione ai lettori, ponendo al centro le emozioni e dando loro lo spazio che meritano.

La ragazza e il sottoscritto si alzano, terminata l’intervista, e si abbracciano.
Perché nell’intervista come nella vita, e nei rapporti come nella sua rubrica, le emozioni sono, e devono essere, il centro.
Perché in un mondo così disumano e cinico, l’unica soluzione non può che essere emozionarsi.
E noi, con lei, ricominceremo da qui.

Bottega di idee

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