Musica: geni e generi

Tra i numeri incredibili collezionati tra maggio e giugno, e le varie novità già annunciate e da annunciare, Bottega di idee torna alla rubrica che preferisce far parlare le canzoni e che quindi non aggiunge altro.

Vogliamo rispettare quanto avete appena letto nell’introduzione: quindi, per quanto brutale possa sembrare, parola alle canzoni e ai loro tre, rispettivi, autori.

  • Di Luigi Tenco, strepitoso e sin troppo sottovaluto autore morto in seguito a eventi ancor oggi non certi, ricordiamo, tra l’infinita quantità di meravigliosa canzoni a lui riferibili, Vedrai vedraiLontano lontanoMi sono innamorato di te e Se stasera sono qui. Piccola parentesi va invece aperta per Ciao Amore, ciao, canzone con la quale si presentò al Sanremo del 1967. Presentatosi dinnanzi a Mike Bongiorno, prima di andare sul palco, Tenco – tralasciando le condizioni psicofisiche in cui si trovava in quel momento, delle quali si lamentò anche la coautrice del pezzo, Dalida – pronunziò la frase “Questa è l’ultima volta.”, a cui il grande conduttore, ovviamente, rispose scherzando, pensando che facesse riferimento a un’interruzione di carriera. Invece, purtroppo, l’interpretazione corretta sarebbe stata quella letterale: quella fu l’ultima volta. Il 27 gennaio 1967, infatti, con un messaggio accusatorio nei confronti di Sanremo che avevo escluso la canzone appena ricordata, Tenco morì. L’interpretazione ufficiale e più conosciuta è quella di un suicidio, sebbene siano rimaste varie interpretazioni alternative. Tra queste, la più gettonata è quella di un omicidio sul quale forse, un giorno, sapremo la verità. Intanto, Bottega di idee ricorda quella meravigliosa canzone e il suo meraviglioso autore. Forse, un giorno, sapremo la verità. Ma ora, di nuovo, parola alle canzoni. Prossimo autore.
  • E che autore! Folle con la sua Nun te ne’ reggae più, intraprendente con pezzi come  Ma il cielo è sempre più blu e GiannaRino Gaetano è autore eclettico, oggi, purtroppo e inspiegabilmente, sottovalutato e poco ascoltato. Bottega di idee lo ricorda anche con A mano a mano e Ahi Maria.
  • Se la “poca visibilità” è un problema che tocca Rino Gaetano e tanti altri autori oggi troppo spesso sottovaluti, certo non tange Francesco De Gregori. Strepitoso autore conosciuto in Italia e nel mondo, autore di capolavori come La donna cannone e La leva calcistica della classe ’68, ha collaborato con autori come Fabrizio De André Lucio Dalla. E’ inoltre autore di Generale, meravigliosa canzone di cui è molto nota anche la cover di Vasco Rossi. Il ‘padre’ di Niente da capire ha inoltre ammesso di non essere interessato a venire riconosciuto come il ‘figlio’ artistico di Bob Dylan, che ha omaggiato con il suo nuovo album: da una canzone del grande autore statunitense, Winter Road, De Gregori ha rivelato di aver generato Buonanotte fiorellino, ultimo pezzo con il quale ricordiamo il grande cantautore romano.

La notorietà e l’eleganza di De Gregori, la follia e la dinamicità di Rino Gaetano, la drammaticità e la poesia di Luigi Tenco.
Se li avete ascoltate, se avete avuto la fortuna di ascoltare questi autori, di vivere la loro musica, di respirare la loro poesia, allora avrete certamente percepito un qualcosa di diverso.
Un vero e proprio linguaggio musicale del quale ormai dal 14 marzo cerchiamo di ricordarvi l’esistenza, perché di questo si tratta.
Un linguaggio musicale che dobbiamo ricordarci di parlare, un linguaggio musicale che dobbiamo fare nostro, che dobbiamo quasi annusare, percepire nell’aria.
Perché se le canzoni parlano, noi vogliamo imparare ad ascoltarle.

Bottega di idee

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