Un foglio bianco.
E dieci frasi a riempirlo.
E’ il 22 ottobre del 2016, un sabato. Nel mondo del web fa la sua comparsa un piccolo, piccolissimo angolino, una piccola casetta – una bottega, appunto – abitata da un solo, ancor più piccolo, ragazzo. Un ragazzino di 17 anni compiuti da meno di un mese, che, un po’ triste per la mancanza di esprimersi che tanto lo opprime, decide di scrivere dieci frasi e pubblicarle in uno spazio sconosciuto, su un sito in fase embrionale, senza nessun intento espositivo, senza una pianificazione ben precisa, senza un obiettivo noto. Il primo articolo va molto oltre le aspettative del suo autore, raggiungendo l’insperata cifra di 26 visualizzazioni. Così l’autore inizia a prenderci gusto, a pensare a categorie ben precise, a pianificare giorni e numero di articoli pubblicabili, compatibilmente anche con i propri impegni personali. Coinvolge una sua compagna di classe, abilissima disegnatrice, di nome Giulia. Le chiede di disegnare qualcosa per il suo sito, e, nonostante qualche piccolo impaccio iniziale, la stessa Giulia rimane soddisfatta dal suo apporto. Nel frattempo quella piccola bottega, dove le idee vengono prodotte artigianalmente, trattate con cura, lavorate con amore. Pian pianino, a poco a poco, di giorno in giorno, quella piccola bottega inizia a riempirsi. Si creano delle fondamenta solide, vengono ricavati spazi per le finestre, e si inizia a costruire un grande camino. Un camino di quelli vecchi, di quelli con la legna. Di quelli che riscaldano più per la fatica che c’è alle spalle che per quel che effettivamente dovrebbero fare. E quel camino, o per meglio dire, quella fonte di calore, altro non può essere se non la cultura, se non l’amore per il sapere e per il diffondere questo amore, oltre che quel sapere. E le fondamenta della cultura, così come della nostra bottega, sono arti vecchie ma mai invecchiate: la filosofia, la musica, la politica. Edificate le fondamenta, si pensa a ricavare lo spazio per le finestre. Si lima di qua e di là, si scalpella questo o quel muro, e quello spazio tanto desiderato, finalmente, lo si trova. Installate le finestre, finalmente, si cambia aria. Il 10 gennaio 2017 entra aria nuova, e viene creata una sezione sulla letteratura, ornata dalle due nuove scrittrici di Bottega di idee, Teresa prima e Valeria poi. Nel frattempo la bottega cresce, acquista solidità, e la perfetta integrazione tra Federico, l’ideatore; Giulia, la disegnatrice; Teresa e Valeria, le scrittrici di letteratura, consente la realizzazione di articoli sempre più curati, sempre più precisi. A maggio, qualche mese dopo la creazione della rubrica letteraria, anche Simone – con i suoi fotomontaggi – e Sofia – con la sua corrispondenza – cominciano a ornare quella bottega che, nel frattempo, da modesta casupola stava trasformandosi in confortevole abitazione. Prima e dopo gli ingressi di Simone e Sofia vengono aggiunte nuove rubriche: rubriche impegnate socialmente, come quella sulla legalità; rubriche da professionisti veri e propri, come le interviste; rubriche controcorrente, contro tutto e tutti. Infine, dalla fine di giugno, la nostra bottega inizia a prendere forma, acquisendo uno spazio anche più estetico, di vetrina, che mostri come a nostro avviso vadano usati i social. E questo spazio, questa vetrina, il lato digitale, vengono gestiti dall’ultimo “acquisto” della nostra bottega, e cioè Gaia, la curatrice digitale del blog. Infine, questa bottega acquisisce un volto più professionale, più credibile, presentando, per un intero mese – questo – ogni collaboratore con una biografia scritta da questi e con un’intervista fatta dal redattore. Ed è in questo mese che questa bottega, da modesta casupola divenuta confortevole abitazione, muta nuovamente, assumendo i connotati tipici di una vera, grande, bottega. Le visualizzazioni, digitalmente parlando, si moltiplicano esponenzialmente: a fronte di 3858 views collezionate in dodici mesi, nel solo mese di novembre vengono superate con facilità le 2000 visualizzazioni. Ogni articolo, ogni intervista, viene finalmente letta da un pubblico più folto, con un’attenzione diversa. Ma, nonostante ciò, quella bottega non si ferma. Non smette di tenere aperte le finestre, di far entrare aria nuova. Superate le 6000 visualizzazioni, Bottega di idee si rinnova ancora. Agli inizi di dicembre verranno pubblicati alcuni articoli di routine, chiudendo certe parentesi rimaste volutamente aperte, dalle lettere di Sophie al discorso sui cantautori; mentre nel periodo in cui tutti riposano, e cioè l’ultima metà di dicembre, verrà creata una nuova sezione, tutta dedicata ai giovani, ai giovani che come noi provano a cambiare le cose. Possono cambiarle cantando, scrivendo, recitando. Possono cambiarle, possiamo cambiarle. Verrà creata una nuova rubrica, su argomenti che ancora non riveleremo, gestita da una ragazza – questo possiamo anticiparvelo – dalle spiccate qualità e da una visione così moderna, così precisa, e così forte del mondo, da risultare scioccante, ma al tempo stesso affascinante. Insomma: quella modesta casupola, quella confortevole abitazione, e questa grande, vera, bottega, continua a innalzarsi, a evolvere, a svilupparsi. E questo sviluppo incessante, questa crescita costante, è pensato per voi. Per voi che leggete tutti gli articoli, per voi che ne leggete solo uno. Per voi che ci seguite solo sui social, per voi che parlate del sito agli amici, ai genitori, ai parenti. Ma non solo. Questo sviluppo incessante, questa crescita costante, è pensata anche per noi. Per noi, e per la cultura nella quale crediamo. Perché questo sviluppo incessante, e questa crescita costante, stanno creando i presupposti per continuare su questo processo segnato, per creare un circolo virtuoso, roteante tra cultura e gioventù, tra conoscenza e creatività, tra grandi messaggi e piccole invenzioni.
Questo è ciò che abbiamo fatto, questo è ciò che stiamo facendo, questo è ciò che faremo. Abbiamo costruito una grande, e vera, bottega, ma non ci dimenticheremo mai dei nostri intenti iniziali, della modesta casupola e della confortevole abitazione. Per questo motivo, il primo articolo di dicembre saranno altre 10, brevi, sentenze, per chiudere il cerchio con il nostro primo articolo. Perché se vogliamo puntarci nuove mete, porci nuovi obiettivi, dobbiamo anche ricordare come, e da cosa, siamo nati. E noi, la nostra – anzi, la vostra – bottega, è nata così.
Da un foglio bianco.
E dieci frasi a riempirlo.
Federico