Noi siamo Amore

Di tanto in tanto, capita. Capita che qualcosa ci lasci così di stucco da farci rimanere senza parole. Ed è questo il caso. Questo, e cioè una nuova incantevole riflessione di Mariana, è un testo che sembra sempre esistito, come un’opera d’arte che aspetta solo l’artista per assumere una forma che ha sempre posseduto. “Noi siamo Amore” è molto più di un testo: è un viaggio che attraversa il sentimento che più è tipico dell’essere umano, è un disegno che attiene a sé ogni caratteristica del più diffuso e amato tra i sentimenti, è una costruzione che sembra nata dal cielo, e non dalla terra. Dal cielo arriva questo scritto, al cielo arriverete dopo averlo letto: perché, per chiudere con le sue parole, “l’amore è noi tutti, non voialtri. Perché l’amore siamo noi. Perché noi siamo amore.”

È affascinante, alle volte, estraniarsi per un poco e fingere di essere un astronauta che guarda il pianeta dallo spazio, per osservare l’evoluzione del mondo e pensare a quanto esso sia mutato nel giro di pochi decenni e allo stesso tempo quanto i problemi dell’umanità intera siano sempre gli stessi, da migliaia e migliaia d’anni – a ben pensarci, sin da quando l’uomo ha vissuto in comunità.
Ora, il 2018 dopo Cristo – o dell’era comune, come preferite – è un anno davvero molto interessante. Altrettanto interessante è vivere nel ventunesimo secolo: il pianeta Terra non potrebbe essere più eterogeneo di quanto non lo sia al momento. Ecco, prendiamo per esempio Europa e America del Nord: si tratta di territori all’avanguardia, dove gli abitanti hanno la possibilità di vivere la propria vita secondo i propri gusti personali, le proprie inclinazioni e gusti, trascorrendo l’esistenza avendo una giusta dose di possibilità, mezzi e potenzialità. In continenti come l’Africa e l’Asia, invece, in alcune zone non c’è nemmeno acqua potabile. Vi immaginate gli Europei senza acqua corrente anche solamente per due ore? Io no.

Ma quello che voglio sottolineare qui non è quanto sia ingiusto che nel 2018 ci siano ancora persone che non hanno accesso ai mezzi per sopravvivere; piuttosto vorrei far riflettere su quanto sia necessario portare avanti le proprie battaglie, in base a dove si è nati, a cosa si è inclini e anche – perché no? – a ciò che si trova bello. Dal momento che ci sono tantissime guerre nel mondo, ci sono di conseguenza tantissimi differenti mali che le causano, mali che dobbiamo provare a estinguere o perlomeno cauterizzare. I problemi degli Europei non saranno mai come i problemi di certi popoli africani, ma ciò non li rende meno gravi e non significa di certo che non valga la pena di combattere contro i mali che li causano.
E questo non è egoismo: si tratta della naturale ricerca di benessere che gli umani portano nel cuore. Ognuno, a modo proprio, cerca di rendere il mondo un posto migliore. Io sono una ragazza assai privilegiata, viziata: bianca, con genitori che stanno ancora insieme, con una camera piena di libri tutta per me in una casa gigantesca; non ho mai dovuto lavorare un singolo giorno della mia vita; non ho mai sofferto la fame; ho sempre ottenuto ciò che volevo e sono libera di esprimermi su questo sito. Quale battaglia avrò mai scelto? In realtà ne ho scelte alcune, non troppe, ma quelle che combatto, le combatto ardentemente, da testarda quale sono.

Il diritto all’amore. Il sacrosanto diritto all’amare e all’essere amati di cui tutti, tutti, dovrebbero godere.
L’amore è uno dei motivi primi per cui il mondo esiste, si evolve in meglio, cambia, non è mai statico.
L’amore è una vera e propria forza motrice che rende l’umanità più gentile, ne smussa i difetti, asseconda gli istinti più benevoli e allontana quelli violenti.
Perché mai una persona dovrebbe scientemente impedire ad un’altra di amare ed essere amata, se l’amore è così importante, anzi fondamentale, per l’umanità intera e per il pianeta Terra? È uno dei segreti dell’universo, direbbe Benjamin Alire Sáenz, autore di libri e poesie per tutte le età. Nei suoi scritti, Sáenz fa rientrare sempre l’amore, in tutte le sfumature dei suoi infiniti colori. In uno dei suoi libri, “Aristotele e Dante scoprono i segreti dell’universo”, Aristotele, un ragazzo americano-messicano, è determinato a scoprire tutti quanti i segreti dell’universo. Col tempo, ne troverà dentro di sé tanto quanto sulle labbra di Dante. Si pone esattamente la stessa domanda che ho scritto poco fa: perché mai una persona dovrebbe scientemente impedire a un’altra di amare ed essere amata, se l’amore è così importante, anzi, fondamentale per l’umanità intera e il pianeta Terra? E la risposta è sempre quella, per il momento: è uno dei segreti dell’universo.

Così, la mia battaglia è rendere il diritto all’amore accessibile a tutti. Che siano due donne che ci baciano, o un uomo e una donna, o due uomini poco importa: il bellissimo atto di un bacio, che suggella una promessa, dovrebbe far sorridere tutti quanti.

In ogni battaglia ci sono delle armi. Le mie? Le parole.
Accompagnerò tutti voi attraverso un viaggio che inizia, finisce ed esiste in funzione dell’amore. Vi spiegherò con quanta chiarezza mi sarà possibile quello che è la comunità LGBTQI+. Vi mostrerò i colori dell’amore.

Alla fine, sapete, tutti noi siamo sulla stessa barca, o qualsiasi altra metafora vi piaccia di più; rimane il fatto che tutti noi siamo umani e cerchiamo il benessere, o addirittura la felicità. Come possiamo anche solo immaginare di ottenerla senza l’amore? E, allo stesso modo, come pensiamo di ottenerla, se impediamo all’amore di vivere? Io cercherò, nel mio piccolo, di far uscire tutto l’amore allo scoperto, di farvelo conoscere e una volta che l’avrete conosciuto, credetemi, non potrete più negarlo – e neppure negarvelo, perché siamo fatti di amore.

Amore, amore, amore. In tutte le sue forme, in tutti i suoi colori, noi siamo amore.
A volte, è vero, ce lo dimentichiamo, per questo, in questa rubrica, proverò a ricordarvelo, anzi: a ricordarcelo.

Perché l’amore è noi tutti, non voialtri.
Perché l’amore siamo noi.
Perché noi siamo amore.

Mariana

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