Con questa citazione si apre la nuova rubrica di sentenze che, composta di nove articoli in totale, ci accompagnerà per i prossimi tre mesi: iniziando con Schopenhauer, passeremo a Kierkegaard, e dopo ancora sarà la volta di Nietzsche. Oggi, a partire dalla citazione di Schopenhauer che potete leggere nell’immagine, Federico ci guida in una riflessione sulla vita, analizzandola in dieci sintetici punti, fino a giungere a una terribile consapevolezza. Buona lettura!
La vita è una cosa spiacevole e io mi sono proposto di passare la mia a rifletterci sopra – A. Schopenhauer
- Un cunicolo stretto, lungo e soffocante, di censura e incomprensione. Ecco che cosa viene riservato ai creativi, in un mondo banalmente omologante come il nostro.
- La creatività è l’arte del liberare, la libertà è la capacità di limitarsi. Ma non c’è mai limite alla creatività.
- Fra arte e artisti esiste la stessa tensione che sussiste fra un fulmine e un fulminato: il primo lo è, il secondo ne è colpito.
- C’è chi, ridicolmente, sostiene che l’essere umano sia innatamente libero. E chi, più seriamente, risponde che ciascun uomo nasca imprigionato – nel suo sesso, nella sua famiglia, in questo sistema – e possa liberarsi. E poi c’è chi ha la saggezza di capire che l’essere umano non nasce libero, ed è per questo motivo che non può far altro se non morire imprigionato.
- L’egida di Dio è necessaria all’uomo tanto quanto lo potrebbe essere un lucchetto a un ristorante aperto 365 giorni l’anno.
- Accantonare il Dio che è nell’uomo sarebbe come abbandonare l’acqua nel più isolato dei deserti.
- La differenza fra gli illuministi e gli illuminati è che, mentre i primi volevano dominare grazie alla ragione, i secondi ne sono dominati.
- Riflettere significa trascendere le due grandi illusioni umane, il passato e il futuro, per raggiungere la grandezza di un’esistenza transeunte.
- La miseria dell’essere è ben più consistente della crudeltà dell’umano.
- Sognare è vivere: la vita, infatti, è un incubo.
Federico