Come può l’essere umano riuscire nella vita? Partendo da un’altra frase di Kierkegaard e riprendendo la riflessione iniziata nello scorso articolo, Federico si domanda come possa l’uomo comprendere la vita, la cui dolcezza è crudele.
“La vita non è un problema da risolvere. È un mistero da vivere.” – Søren Kierkegaard
- Graffiare se stessi è essere così narcisi da volersi veder soffrire e così stupidi da non capirlo.
- Parlare di autolesionismo, oggi, significa studiare la vita.
- Per riuscire nella vita, come per vincere a scacchi, non serve preparazione. Serve pazienza, capacità di lettura e tanta fantasia.
- Non aver paura di niente fuorché di sé: questo è il problema di ogni re.
- Le rime sono la sintesi della vita: tristi se elaborate, esaltanti se appena accennate.
- Le due mani fluttuano. Sostano nell’aria. Si appoggiano morbidamente sui tasti. E, infine, ballano su di essi. Eccola, dinanzi a noi, la vita: Un continuo ballo su un palco fisso. Un discontinuo suono, dato da una costante arte: il nostro essere.
- Vi sono molti modi per capire la vita, ma il più semplice è sicuramente morire.
- Commuoversi di fronte alla propria miseria: questa è la realizzazione dell’essere umano.
- Immagina, finché puoi – disse il saggio. Vivo, finché riesco – asserì il giovine alcolizzato. Non ci riuscirai mai, provandoci – concluse il primo.
- L’innamorato è colui che nel baluginare degli occhi dell’amata vede il chiarore della luna, il calore del sole, e tutta la dolcissima crudeltà di questa esistenza.
Federico