Anno nuovo, usanze vecchie: Bottega di idee, ovviamente, non si ferma; conferma in blocco i propri schemi, ma aggiunge non poche novità. Tutto quello che c’è da sapere, su questo quarto anno insieme, qui di seguito. Grazie e ancora auguri a tutti.
Federico. Gaia. Giulia. Simone. Teresa. Valeria. Carlo. Michele. Aurora. Sofia. Mariana. Francesca. Benedetta. Alessia. Lara. Alice (Sciarmella) e la sua omonima, Alice Bontempi. Frank. Anna. Bianca.
Questi i nomi di chi, oltre al sottoscritto, ha reso — e rende — Bottega di idee una realtà che va ben oltre il sogno del primo di quei nomi.
Una realtà da quasi 50 mila (numero che, ragionevolmente, raggiungeremo tra poche settimane) visualizzazioni portate da 23 mila persone diverse, provenienti da 53 Paesi differenti. Una realtà che ha potuto interagire con nomi di livello nazionale, da Marco Cappato a Mina Welby per fare due nomi recenti, fino ad Antonio Padellaro, Peter Gomez, Pamela Pace, Gianfrancesco Turano, Francesca Diotallevi ed Erri De Luca, per tornare a qualche tempo fa. Una realtà che ha ospitato un mese intero dedicato all’approfondimento del tema del disagio, un Concorso Poetico che anche quest’anno si ripeterà, una sezione dedicata ai racconti dal mondo, due lettere di grande intensità sull’anoressia, una testimonianza sull’alcolismo, ma anche racconti di figure storiche, scritti sulle emozioni, sulla natura e sulla musica, fino ad arrivare a dialoghi sull’ambiente, sul cinema e scritti ironici sulla politica o sui paesaggi della Valtellina. Una realtà che — lo ricorderete — a gennaio scorso si inventò, con un esperimento riuscitissimo, il “mese giornalistico”: tutte le rubriche vennero sospese, e per un mese uscirono esclusivamente interviste e reportage. Nel gennaio 2020, come in tutto l’anno, confermeremo la struttura fondamentale di Bottega di idee, arricchendo però la nostra offerta: non solo interviste o reportage, ma anche lettere — alla memoria e alla scrittura, nella fattispecie — e dialoghi attorno ai temi già consolidati, quali l’ambiente e il cinema. A differenza non solo dell’anno passato, ma anche dei mesi precedenti, ospiteremo più di un articolo realizzato dai nostri lettori, sempre con la caratterizzazione giornalistica che connoterà tutto il mese: due reportage, uno di Annalisa Berbenni e uno di Michele Ottonello; e una lettera, la già citata “lettera alla scrittura”, di Anna Lanfranchi.
Oltre a questo, avremo due reportage dal Regno Unito, firmati da Sofia e Francesca, e uno sulla natura locale, a cura di Carlo; delle interviste, realizzate da Federico, Mariana e Benedetta; e, oltre alla succitata “lettera alla memoria” del 27 gennaio, sempre del nostro redattore, vi sarà anche una “lettera al teatro”, firmata da Alice Sciarmella.
Insomma: un mese pieno di nuove proposte, ma sorretto da strutturali conferme.
Senza mai dare o ricevere un solo centesimo, abbiamo messo insieme 732 visualizzazioni in poco più di 2 mesi, nel 2016; più di 7000 nel 2017; oltre 16mila nel 2018; quasi 25mila nell’anno appena passato. Abbiamo dato consistenza, tutti insieme, con percentuali diverse ma eguale impegno, a quello che non poteva nemmeno sognare di essere un “progetto”. E se ci siamo riusciti, è soprattutto grazie all’affetto e alla costanza delle tante — e sempre più, fortunatamente — persone che ci hanno dato fiducia e attenzione. Ma, per evitare di risultare autocelebrativi, e per evitare di pensare di essere “arrivati” chissà dove, ci teniamo a confermarvi che, se continuerete a darci credito, sapremo sdebitarci, in un percorso teso a un continuo, e costante, miglioramento.
Per far entrare tutti insieme sempre più luce nella nostra, ma soprattutto vostra, Bottega di idee.
Federico