Il prestigioso quotidiano rilegato in amianto e filo spinato, con sopra tutta una bella passata di starnuti (è stagione)
Salve, e benvenuti nel mio regno.
Premessa: io non sono medico, virologo, biochimico o di altre professioni pagate da Soros per controllare la popolazione indipendente e perspicace dell’università stradale. E questo, nel mondo etereo ma quanto mai condizionante dell’internet, significa una cosa sola: posso dire il cazzo che mi pare. Eh sì, perché tanto è la mia opinione e finché non dico cose offensive e dal gusto vagamente razzista (tipo che i cinesi si dovevano inventare prima o poi una loro malattia infettiva perché l’AIDS per ovvie ragioni non se lo passano) sono libero di esprimere tutta la mia fantasiosa disinformazione. E dico davvero, io di ‘sto maledetto Coronavirus non so nulla, a parte il fatto che siccome da 10 anni ho un raffreddore intermittente da settembre a giugno, in questo momento la gente mi guarda come se fossi una minaccia sociale ogni volta che estraggo il fazzoletto dai jeans. Intendiamoci, anche prima succedeva spesso, ma giusto quando il fazzoletto si incastrava nelle tasche troppo strette e mi si vedeva armeggiare con la mano nel tentativo di tirarlo fuori. Bella scena, davvero. “No signora, non sono scaramantico, perché? […] No, non sono interessato, grazie”.
Come chiunque abbia Facebook mi sento però in dovere di condividere i miei pensieri con la comunità. Voglio dire, sono una persona pure io, e questo mi dà il diritto di essere ascoltato e preso sul serio. Se lo fanno quelli dei servizi segreti che ci spiano dalla fotocamera del computer (vi spiano, io c’ho l’adesivo) non vedo perché non dobbiate farlo anche voi.
Quindi, breve carrellata delle teorie più gustose:
Teoria numero 1) Si vocifera che la malattia sia passata agli umani per via di un’alimentazione poco equilibrata a base di pipistrelli. Tralasciando il fatto che per un giusto apporto nutrizionale la dottoressa Addams consiglia di abbinarci del succo di frutta e cereali integrali, se davvero fosse così le possibilità sarebbero 2:
- Ozzy Osbourne è il paziente 0;
- Se Ozzy Osbourne non è il paziente 0, bisogna capire quali pillole si calasse e il vaccino è pronto.
Facile, no?
Teoria numero 2) Questo virus è stato creato in laboratorio dai cinesi per attuare un piano di controllo demografico. Dai amici asiatici, avreste potuto fare di meglio. Tifo? Colera? #SaltaDaUnTerrazzoAll’AltroChallenge? Sicuramente più efficaci.
Teoria numero 3) Variante più succosa quella che gli USA abbiano creato il COVIDcoso per danneggiare l’economia cinese, in risposta ai crescenti dazi. Solo che qua ci si sta andando di mezzo un po’ tutti. Che c’è, la bomba atomica è passata di moda? Al giorno d’oggi Enola Gay avrebbe anche un sapore di equal rights militari che farebbe decisamente lievitare i consensi. E poi, detto inter nos, cinesi e giapponesi… Insomma, squadra che vince non si cambia.
Sorge dopo il recente assalto ai supermarket di manzoniana memoria un’ulteriore teoria, decisamente interessante, che vede protagonista un’indagine di mercato da parte dei più grandi produttori di pasta per stabilire i formati meno apprezzati perfino in periodo di apocalisse. In curiosità in effetti lecita, considerando lo scoppiettante inizio anno in Iran e il timore WW3. Quindi se siete amanti delle penne lisce ripulite ora gli scaffali e riempite i carrelli, perché probabilmente a breve non esisteranno più. Resta comunque da capire se gli italiani abbiano fatto scorte per rinchiudersi nelle loro case in attesa che arrivino gli americani in tute antiradiazioni a spruzzare misteriosi liquidi disinfettanti in giro come verderame sulle viti, oppure se presi dallo sconforto abbiano deciso di emulare una celebre tragicommedia di Ferreri e togliersi quindi la vita in una maniera tutta italiana, una versione fatale, ma proprio per questo più caritatevole, di quella che avviene a ogni festa comandata: ingozzarsi fino a crepare.
In tutto ciò le scuole sono chiuse, gli universitari sono nel vuoto dell’indeterminatezza schrödingeriana, tutti gli altri studenti se ne stanno a casa e brindano al corona virus. Altre due settimane e avremo un bilancio dei morti catastrofico, categoria più a rischio: genitori. Meno polmoniti, più suicidi.
Certo, come tutte le sfighe in questo Paese c’è da ammettere che anche questo virus ha fatto delle cose buone. Ovviamente non parlo dei treni in orario, che anzi hanno avuto un momentaneo tracollo, ma del fatto che se l’amministratore delegato cristiano ce la manda buona la gente continuerà a starnutire con la bocca coperta. E a lavarsi. Peccato che non si possa godere appieno di questi benefici perché stiano tutti a sei metri di distanza pure sul pendolino. Finito il corona si ritornerà a grattate di culo e tossite in faccia. Bene.
Conte, comunque, ha detto che l’Italia ce la farà. Io non ho mai avuto dubbi che l’Italia ce la potesse fare. È sopravvissuta a milioni di anni di cazzate e non è ancora andata a picco, c’è giusto qualche palazzina abusiva in più ma crea skyline. Piuttosto mi preoccupano gli italiani. Loro sì che potrebbero non farcela. Certo, già di solito non ce la fanno più di tanto.
Ora che il delirio è finito ve lo posso rivelare, questo articolo serve solo a fare visualizzazioni. Un po’ come Burioni. Ecco perché per decidere chi dovesse scriverlo abbiamo tirato a sorte, pim pim, cavallin, sotto al pè del tavulin… ed è chiaro che sotto al pè del tavulin ci sono io. Sarà il nome.
Feltrino