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Cecità, Echo
Il malessere brucia le vene
Dolore crudo e sanguinante
che mi invade la gola a ogni singhiozzo
Anche i mostri piangono
versano lacrime bollenti su pelle
rantoli soffocati nella manica della giacca
Questa giornata è mesi che non finisce
e spero di potermi perdonare ma ci vedo male
Troppo sangue a impedirmi di andare oltre
La mia anima impregnata di urla e catrame
si disfa in un angolo inosservata.

Travaglio, Anna Lanfranchi
Travalicando i tralicci trabeati a travatura triangolare che
trasmettono energia trasparente da cui traspaiono
tramonti traslucidi che trattengono la traiettoria
dei traguardi tratteggiati dal tradimento
travestito da tranquillità trapiantata
nel trapezio trafficato di trappole
che mi trascinano nel tracollo
tragico di una transizione
travagliata che trasuda
i miei trascorsi da cui
trapela solo trambusto
trasversale trascurato
e traumi trattenuti mai
trattati in cui transito
tranquillamente tra-
passata e trafitta
da una tragedia
trasfigurata e
travisata così
travolgente e
tracotante in
cui mi trastullo
trascendente e
traballante che
trascrivo e
traduco che
tratto e
trancio e
tramo e
tremo
Intravedo tremiti e termiti.

Un violinista clandestino, Elisir
Per assaporare il melenso sapore di un illusorio piacere
Accorro
Passo scattante
Strade fredde ma assolate
Psicosi stagnante
Mascherine che coprono le bocche della gente
Serrano ogni tipo di contatto
Facendo lo slalom tra le poche persone in Via Rizzoli
Una melodia intrisa di amarezza e clandestinità
Fa da eco ai miei pensieri
Un violinista di mezza età ignora le ordinanze comunali
Come se fossimo al centro di una pellicola che ricorda un conflitto mondiale
Le nostre anime vaganti si incrociano a metri di distanza
E gli eroinomani in preda ai turbamenti emotivi più viscerali
Stiamo tutti a rota
Ma le dosi sembrano le abbiano nascoste bene stavolta
a cura di Federico