*avviso al lettore: nella versione mobile appaiono sopra le illustrazioni e sotto le poesie a cui si riferiscono. Per visionarle a fianco delle stesse, vi basterà attivare la visualizzazione desktop — in quel caso la corretta disposizione dei versi potrebbe non essere mantenuta, ma dipende dallo smartphone di chi legge e la cosa non è in alcun modo modificabile da noi. Grazie.

Il disperato, Alberto Moravia
Sono disperato
da sempre
ma la disperazione
non dovrebbe essere
un’abitudine
e allora
non resta
che andare
fino in fondo
laggiù
da dove
non si può
tornare indietro.

Sereno, Giuseppe Ungaretti
Dopo tanta
Nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle
Respiro
Il fresco
che mi lascia
il colore
del cielo
Mi riconosco
immagine
passeggera
Presa in un giro
immortale.

Il giardino, Jacques Prévert
Mille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m’hai baciato
Di quando t’ho baciata
Un mattino nella luce dell’inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.
a cura di Federico
P. S.: come nell’ultimissimo articolo di raccolta di poesie il titolo ci era stato indirettamente suggerito dall’opera pasoliniana, anche in questo caso il titolo — dalla sfumatura ironica, ma solo fino a un certo punto — deve chiaramente un debito all’omonimo film di Jim Jarmusch.