Novantamila. Questo il numero di visualizzazioni che, salvo imprevedibili eventi, raggiungeremo nel corso di questo mese.
Un risultato nemmeno pensabile meno di un anno fa, figuriamoci nel 2016, quando uscì il nostro primo articolo.
Un risultato che, però, ci teniamo a dirlo, viviamo non come una spilla da appuntarci né come un traguardo raggiunto; piuttosto, ci piace pensare a questa cifra come un piccolissimo riconoscimento per un lavoro che non s’è mai stancato di portare proposte che crediamo essere di qualità e, talvolta, coraggiose — nel senso etimologico di forza d’animo, e nella sfumatura che, oggi, potremmo definire “lavorare controcorrente”.
Coraggioso era, tre anni fa, imbastire un Concorso Poetico e pubblicare per un intero mese solo poesie. Il primo anno, che vide trionfare Stella Cantelmi (prima classificata), Mótsögn e Sofia Palumbo (rispettivamente, secondo e terzo piazzamento), ci giunsero 47 poesie — un numero comunque significativo, vista la novità e la poca strutturazione dell’evento. L’anno scorso, alla sua seconda edizione, il Concorso premiò Echo (primo posto), Anna Lanfranchi (secondo posto), Clara Cantelmi ed Elisir (terzo posto a pari merito), riservando un Premio Speciale a Ibrahima Bemba Diallo, scegliendo le migliori 10 (l’anno precedente furono premiate le migliori 9) su un totale di 53 poesie — numero vissuto, da parte nostra, come una conferma della bontà del progetto, anche se mancò una crescita significativa rispetto alla prima edizione. Crescita significativa che, invece, c’è stata in questa terza edizione: le poesie selezionate dalla Giuria (rinnovata rispetto alle prime due edizioni, e composta da Paolo Zanardi, Mirella Borgocroce e Mira Andriolo) sono sempre 10, e questa è la prima cosa che vi sveliamo, ma le poesie sono state centosettantadue. Più del triplo di quelle ricevute l’anno passato, e quasi il doppio della somma delle poesie ricevute nelle prime due edizioni.
Parte del merito da distribuire va, senz’altro, a ciascuno dei componenti della Giuria, la quale si è davvero prodigata per il bene del Concorso e del sito che lo ospita; un’altra buona fetta va assegnata indubbiamente all’evento in diretta avuto sulla pagina Facebook di Divergenze — evento il quale, non lo neghiamo, è nato da un’idea di chi scrive, ma che è stato realizzato soprattutto grazie al lavoro di Benedetta Carrara, ragazza che è stata per anni caposaldo della nostra redazione e che oggi, dopo la sua prima fatica, ha già scollinato le duemila copie vendute — al quale hanno presenziato, oltre al sottoscritto e Benedetta, anche Lucrezia Lombardo, Erika Cancellu e Bianca Dall’Osto. Ed è proprio da loro che ripartiremo, ogni mercoledì del mese, con le interviste: il primo mercoledì di maggio vi faremo leggere la nostra chiacchierata con Erika, il terzo il dialogo con Lucrezia e il quarto e ultimo il colloquio avuto con Bianca. Ne manca uno? Avete ragione: mercoledì 12 pubblicheremo l’intervista con Luciano Sartirana, fondatore della casa editrice Il Gattaccio, esperto di scrittura in ogni sua forma e organizzatore di molti corsi di scrittura creativa.
Parleremo, insomma, di scrittura, poesia e illustrazione di testi poetici (con Bianca, illustratrice professionista e specializzata in questo tipo di lavoro), e ovviamente pubblicheremo — come nostra abitudine — poesie su poesie: le 10 premiate del Concorso, 3 di Paolo Zanardi, e altre 9 extra, di cui vi diremo tra pochissimo. Piacevole eccezione a questo mese monotematico sarà la collaborazione con Mattia Agostinali, che vi porterà (l’ultima domenica del mese) la quinta parte della sua Lista di 100 film. Oltre a questo, il mese si completerà — e questo è il primo articolo, cronologicamente parlando, che seguirà a questo editoriale, inaugurando così questo “mese poetico” — con una Nota ufficiale della Giuria del Concorso, dove verranno esposti criteri, motivazioni e auspici che hanno guidato i tre giurati nelle loro decisioni.
Veniamo, però, all’annuncio tanto ambito: i vincitori del nostro Concorso Poetico. Partiamo subito da una specificazione numerica: le poesie premiate sono 10, ma i posti vanno dal primo al nono perché — e questa è la prima volta che ci succede — non c’è un vincitore solo, ma due: con i loro Alla sorte e Condizionale, infatti, rispettivamente Francesca Parrotta e Francesca Giudici sono risultate essere prime a pari merito. Secondo posto, invece, va a Paolo Polvani per la sua Il paesaggio della tua voce; il podio viene completato da Marco Cavallero, con Ad Alta Voce. Un gradino sotto, con la quarta miglior poesia delle 172 pervenuteci, troviamo Giovanni Rossi con Stagioni immortali, subito seguito da Menarca, di Serena Pompili. Le due vincitrici hanno poi continuato la loro reciproca rincorsa ottenendo anche il sesto e il settimo miglior piazzamento: è di Francesca Parrotta, infatti, Tributo (sesta), e di Francesca Giudici, invece, Affezionarsi (settima). Altra conferma si è avuta con l’assegnazione dell’ottava miglior poesia, Furtiva Lagrima, scritta dalla stessa Serena Pompili di cui sopra. Nono e ultimo — anche se notevole, visto l’alto numero di poesie — posto è spettato infine a Francesca Molica e alla sua Nel blu delle tende mi ci perdo.
Ma non è finita qui: la Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale a Paolo Polvani, ritenuto unanimemente il miglior autore su tutti e 23 i concorrenti, premiandolo con la pubblicazione di tutte le poesie che questi ci aveva inviato — ecco spiegate, dunque, le 9 poesie “extra” cui accennavamo poco fa. Prima delle dieci migliori poesie del Concorso, dunque, pubblicheremo qui, ogni lunedì e sabato (giorni che varranno anche per le pubblicazioni del Concorso), le poesie di Paolo Polvani, a gruppi di tre.
Questa lunga parentesi poetica verrà chiusa da chi, tra soli due giorni, la aprirà: Paolo Zanardi pubblicherà qui tre suoi componimenti, proprio come detto in apertura.
In questo editoriale denso di informazioni resta una cosa rapidissima ma importante da dire. Senza ovviamente voler togliere nulla alla Nota della Giuria che tra sole quarantotto ore troverete qui, una specificazione ci sembra doveroso anticiparvela, visto che le due vincitrici del Concorso fanno parte di questa redazione: le poesie che abbiamo ricevuto sono state inviate alla Giuria in forma anonima, cioè omettendo nome e cognome dell’autore. I giurati non hanno, dunque, mai saputo l’identità dei poeti premiati fino all’ufficializzazione dell’ordine di arrivo — questo, ovviamente, per tendere il più possibile a una totale imparzialità di giudizio. Com’era del resto evidente (ma era giusto, crediamo, specificarlo), non c’è dunque nessun collegamento fra l’esito del Concorso e la “provenienza” delle due vincitrici — non foss’altro per il fatto che, a riprova di quanto vi stiamo dicendo, molte altre poesie scritte dai nostri autori e collaboratori non siano state selezionate dalla Giuria.
Ciò detto, è evidente che il risultato inorgoglisca molto chi vi scrive ora, perché costituisce un’importante conferma delle qualità che noi, prima di tanti altri, abbiamo visto (e provato a esaltare) in ciascuna delle due ragazze premiate.
Tenendo insieme tutto questo, in questo specialissimo maggio 2021, dal 3 al 30 del mese, in soli 28 giorni, leggerete 22 poesie (ciascuna di queste illustrata dai ragazzi della redazione), scoprirete 10 film della Lista di Mattia, e avrete a vostra disposizione 4 interviste del sottoscritto.
Considerando anche l’editoriale, saranno trentuno i giorni, quattordici gli articoli, ventotto le illustrazioni. Un’enormità.
Un’enormità degna, o perlomeno questo è quello che ci auguriamo, di quelle novantamila iniezioni di fiducia portateci da 44226 utenti unici nel corso di questi quattro anni e mezzo.
Un’enormità che muove — ed è mossa — da quella speranza che Sergio Bambarén tanto bene ha espresso, e nella quale fermamente crediamo:
Ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore.
Federico