La mattina dopo tornai a casa. Mi sedetti davanti al pianoforte. Inspirai. Le mie dita iniziarono a correre, e così a dipingere eterei quadri.La sera la chiamai. Le dissi di venire da me, che avevo qualcosa di speciale per lei. Lei si presentò, un mazzo di fiori stretto tra le dita – peccato che queiContinua a leggere “La belle dame sans merci”