Gli anziani hanno tanti anni e passano le giornate a parlare, parlare, come se quegli anni ce li avessero davanti. In realtà, le loro conversazioni non c’entrano molto col passato né col futuro, perché girano intorno come cani impauriti di allontanarsi. Sempre le stesse inflessioni, gli stessi ricordi, le stesse parole in un eterno presente impregnato di polvere. – Da “I dolori del vecchio Werther”
Il posto agli anziani
“Non si lascia più il posto agli anziani?”
“Per la verità sono gli anziani che dovrebbero lasciare il posto ai giovani”
“Io parlavo di sedere”
“Ah, scusi. Io facevo un discorso politico”
“Non mi interessa la politica”
“A me tantissimo. E anche la storia. Conosce Rosa Parks che non si è alzata in autobus?”
“Bella maleducata”
“Ma la conosce o no?”
“A prescindere, davanti a un anziano ci si alza”
Impossibile
“Mi sono innamorato di una ragazza di ventisei anni più giovane. Credo sia un record”
“Non lo so. Ma proprio innamorato o…”
“O cosa?”
“Che ti attrae perché è impossibile”
“Qualunque altra ragazza sarebbe impossibile. Ma lei è speciale”
“Sono tutte speciali prima di diventare normali”
“Lei non avrà il tempo di diventare normale”
“Lei sì. Semmai sarai tu a non averlo”
“Sì, intendevo quello”
Una zingara
“Una zingara mi ha detto che morirò giovane”
“Ma sei hai 87 anni!”
“Non lo so, forse voleva dire che morirò presto”
“Con che tono l’ha detto? Minaccioso? profetico?”
“Diciamo a metà. La cosa strana è che un’altra zingara, due settimane fa, mi ha assicurato che sarei vissuto tanto”
“E quell’altra che tono aveva?”
“Sempre una cosa a metà”
“A questo punto non ci resta che aspettare”
E allora l’opposizione?
“E allora l’opposizione?”
“Stavamo parlando del governo, non cambiare argomento”
“È sempre politica, nessuno ha cambiato argomento”
“Sì, tu!”
“Non credo proprio. L’avrei fatto se mi fossi messo a parlare di cerchi quadrati, di squali vegani o di navi spaziali”
“Vedi che stai cambiando argomento?”
“Sì ma non prima, solo adesso”
Centro anziani Giacomo Leopardi
“Tu chi hai votato per il nome?”
“Leopardi”
“Ma lui è morto giovane. Un centro anziani dovrebbe essere intitolato a un anziano”
“Leopardi, però, era vecchio dentro”
“Sì, vecchio dentro e gobbo fuori!”
“Perché? non era gobbo?”
“Il mio manuale diceva ‘gibbo manifesto’”
“Gibbo o gobbo? Odio quando non si chiamano le cose col loro nome”
“Io odio quando le si chiamano col nome sbagliato. Per esempio, un centro anziani va intitolato ad un anziano.”
Simone Consorti