Son scartato o son desto?

C’era un volta, non molto tempo fa, una brutta fabbrica. A dire il vero ce n’era una nella periferia di ogni metropoli, di ciascuna città e perfino in tutti i paesi di campagna; erano edifici brutti, dalle mura alte, vecchie e imbrattate di luridume. Nonostante apparissero in rovina, queste fabbriche in realtà funzionavano tutte quante,Continua a leggere “Son scartato o son desto?”

Carità a Sua Eccellenza

È novembre inoltrato e perfino qui a Napoli il freddo si fa sentire. Un vento gelido ha soffiato tutta la notte, e mi è giunta notizia che una delle finestre della casa che, mio malgrado, affitto a quei due scellerati è andata in frantumi. Senza voglia né reale preoccupazione per la loro situazione, indosso iContinua a leggere “Carità a Sua Eccellenza”

Un dilettante straordinario

«Che cosa ci trova di così bello nei fiori, quest’uomo?» chiese il vecchio, sbuffando di fronte al quadro. La stanza in cui si trovava era angusta, maleodorante e per di più senza luce: non esattamente l’ambiente ideale per osservare delle opere d’arte. «Giuro che se vedo un altro girasole, io…» aggiunse sussurrando, mentre suo figlioContinua a leggere “Un dilettante straordinario”

Arroganza d’artista

È notte, e quasi tutta Firenze dorme. Un uomo, nel suo freddo studio, scruta fuori dalla finestra con aria assorta. Piccole gocce di sudore gli corrono sulla fronte, poi giù lungo le guance, per posarsi infine sulle sue labbra o tra i peli della sua ispida e corta barba. I suoi occhi si stringono sempreContinua a leggere “Arroganza d’artista”

Lettera agli esclusi

Cari esclusi, sì, mi rivolgo proprio a voi, con questa lettera pretenziosa. A voi pecore nere, a voi che pensate fuori dagli schemi, a voi che con ostinazione siete sempre controcorrente, a voi che con coraggio vivete i vostri giorni senza cadere sulla falsa riga del perbenismo, a voi che vi siete sentiti chiamare “sfigati”Continua a leggere “Lettera agli esclusi”

Cala il sipario

Una giusta fine al mistero del teatro Anastasia, spazientita, chiedeva che qualcuno portasse i loro cappotti nel guardaroba. A loro non si avvicinò un facchino, ma una signora un po’ in su con gli anni, che con un sorriso caldo sulle labbra offriva un fazzoletto ad Anastasia. La signorina, squadrando dall’alto in basso i vestitiContinua a leggere “Cala il sipario”

Un mondo sottosopra

Uguali come due gocce d’acqua La stanza non era molto grande e, se non avesse avuto il soffitto così alto, probabilmente si sarebbe avvertita una sensazione di soffocamento, peggiorata dalla presenza di un certo numero di sedie. Un’anomalia, si disse la coppia, sicuramente dovuta al temporale e alle sue conseguenze. Anastasia storse il naso allaContinua a leggere “Un mondo sottosopra”

Uno spettacolo improvviso

Come poche gocce cambiano tutto Nessuno, ma proprio nessuno si stava aspettando della pioggia, così fuori stagione, men che meno un temporale tanto violento, tant’è che al primo tuono ecco che qualcuno gridò alla sparatoria. Eppure no, non si trattava di colpi di rivoltella, bensì di un classico e semplice temporale, che interrompeva la calmaContinua a leggere “Uno spettacolo improvviso”

Le stelle

Nel corso dei secoli, molti versi sono stati dedicati alle stelle, piccole luci in lontananza che suscitano l’ammirazione dell’uomo. Mariana, con queste sue poesie, ci parla delle stelle, della loro luce e dell’arroganza umana. Un bacio qualsiasi È una danza. L’oceano sussurra scrosciante Seducenti parole sinuose; Le stelle emanano un canto lucente Che crea armoniaContinua a leggere “Le stelle”

I colori

In quest’ultimo articolo di poesie, Mariana Rosa, dopo il viaggio e l’amore, scrive versi sui colori, facendoci entrare nel loro, variopinto, mondo. Rosso Il rosso nasce in Spagna, Nei mattoni delle case, Nelle anime piene di passione. Il rosso emigra in Italia, Dove diventa il colore dei tramonti, Degli occhi degli artisti. Il rosso muoreContinua a leggere “I colori”